La barretta pubblica del PageRank, lo storico indice di Google nonchè il più frainteso e sopravvalutato indice SEO al mondo, sembra che sia stato ufficialmente spento: riporta la notizia Pagetrafficbuzz che cita Google:
PageRank is something that we haven’t updated for over a year now, and we’re probably not going to be updating it again gong forward, at least the Toolbar version.
Questa notizia non significa assolutamente niente in termini SEO, perchè comunque non da’ un’indicazione sul come e sul cosa (potrebbe essere irrilevante o meno per il ranking, ma il fatto che la barretta sia dismessa vuol dire semplicemente che Google non ha interessa a mostrarcene il valore, non che non voglia più usarlo o che vada valorizzato o ignorato: insomma, aria fritta).
Il PageRank del resto è una specie di zombi, del resto era morto pure nel 2014:
Era morto nel 2015:
http://mysiteauditor.com/blog/is-google-pagerank-dead/
ed è morto anche quest’anno, a quanto rimarcano:
https://www.entrepreneur.com/article/269574
Nel 2012 non stava benissimo, nel 2011 insomma, potrebbe andare meglio, nel 2010 eri un matusa se parlavi di PageRank, e così via. Nel 1986, tanto per dire, non avevano le idee troppo chiare sul PageRank.
Voglio dire, qualsiasi anno consideriamo viene fuori che il PageRank è morto: 1901, 1917, 1704, 1200, 1406.
Insomma il principio non cambia, e sempre più spesso ci ritroviamo qui a parlare delle stesse, inutili cose invece di lavorare.
Non state a farvi i pipponi sul PageRank, non è fare SEO ed è anche piuttosto fuorviante. Da un lato forse è più importante la pseudo notizia acchiappa click per favorire le discutibili elucubrazioni mentali di certuni, che non la reale sostanza del fenomeno. Cioè che esiste un problema di scarsa misurabilità dei fattori SEO, e che anche se il PR fosse l’ultima e sola chance per posizionare un sito (e non è così) sarebbe decisamente problematico incentrare qualsiasi sforzo SEO su di esso.
Non so più come ribadirlo e farlo capire meglio di così.