Alcuni webmaster e gestori di siti propendono per una visione semplicistica della SEO: in molti casi è anche una visione opportunistica, nel senso peggiore del termire. Sembra quasi infatti, delle volte, che uno debba risolvere il problema dell’indicizzazione, magari, e poi lasciare il sito abbandonato a se stesso, attendendo guadagni milionari che dovrebbero (secondo alcuni) arrivare da soli. A monte di tutto c’è la volontà di spendere il meno possibile, perchè (alcuni pensano, in cuor loro e magari senza esplicitarlo) che siano soldi buttati ed imposti da Google-cattiva-che-ce-l’ha-col-mio-sito.
Sbagliato.
Se le cose fossero così semplici non esisterebbero le consulenze: questo è il punto cruciale. La consulenza SEO avviene nel tempo, deve essere diluita nello stesso. Quindi, in altri termini, dovremmo abituarci tutti a vederla come un’opportunità da sfruttare nel tempo. E le tempistiche spesso sforano il budget o le sue presunte disponibilità: non è cambiare due tag e sistemando quattro fesserie nel sito che, al giorno d’oggi, riuscirete a rendere il vostro sito più visibile su Google.
Una consulenza SEO per essere efficace dovrebbe durare almeno 3 mesi, idealmente anche 6 o 8 e, soprattutto, durante quel periodo bisognerebbe rimanere liberi di lavorare esclusivamente sugli aspetti SEO. In molti casi, invece, si finisce per cambiare le priorità in corsa, dalla grafica ad altre amenità minori (con tutto il rispetto per i grafici, s’intende). Nessuno dei lettori ovviamente dovrebbe sentirsi attaccato da queste mie parole, ovviamente, perché la circostanza è tipica: pensare di saperne più degli altri, leggere un post su un blog SEO e convincersi a fare esattamente come dice, svilisce progressivamente la figura del consulente e finisce per rendergli la vita lavorativa molto difficile. Rimanere focalizzati, quindi, e fidarsi della persona che ci fa SEO, è fondamentale per arrivare al successo.
Le aspettative sballate, del resto, sono una delle più comuni problematiche da affrontare in fase di approccio alla SEO.
La SEO, in definitiva, non dovrebbe mai essere vista come un problema da risolvere: semmai, va inquadrata come una logica editoriale per il nostro sito o, al limite, come uno strumento di business per migliorare la nostra visibilità costantemente, non una volta per tutte.